
Rita Bianco
L'alimentazione contadina a San Salvatore Monferrato nel dopoguerra
Rita Bianco, classe 1932, ci riporta con i suoi racconti agli anni ’30 del secolo scorso, quando “non si buttava via niente… soldi non ce n’erano, ma non mancava mai nulla…”. Tutto era prodotto in cascina o raccolto/cacciato nei dintorni. Anche per le cure degli acciacchi di stagione si ricorreva a rimedi naturali, camomilla, crusca o salvia. In casa erano in 8 e bisognava dividere tutto, la poca carne acquistata serviva a insaporire più che a sfamare, persino le uova erano razionate: agli uomini uno intero, mentre le donne lo dividevano a metà.
L'intervistata è stata raccolta nell'ambito di un lavoro di ricerca comparativo tra l'alimentazione tradizionale contadina e la letteratura scientifica medica e nutrizionale contemporanea. La ricerca è stata condotta presso l'Università degli Studi di Scienze Gastronomiche nell'ambito di una tesi di laurea.
Indice del video
- Una bottiglia di vino al giorno, ma le donne molto meno
- Crusca, camomilla e salvia
- Non si buttava via niente
- Il maiale ucciso a carnevale
- La carne comprata: testina e zampe
- Le uova: uno agli uomini e mezzo alle donne
- La torta a Pasqua e Natale e la polenta a colazione
- Gli uccelli selvatici catturati dai fratelli
- Le erbe selvatiche raccolte a partire da marzo
- La pasta e fagioli con il lardo
- Senza soldi ma non mancava nulla
- Polenta e mostarda a colazione
- In estate alle 18:00 si faceva una merenda\cena e poi si tornava nei campi
Dati intervista
Nazione: IT
Regione: Piemonte
Città: San Salvatore Monferrato
Provincia: AL
Altitudine: 205m s.l.m.
Rita Bianco
Data di nascita: 11-03-1932
Città: Costigliole d'Asti
Scuola: Elementare
Lingue parlate: Italiano
Scheda di: Luca Percivalle
Video di: Alice Mortarotti
Creato il: 02-06-2013
Questo video fa parte del seguente archivio
Saperi del cibo
Saperi del cibo
L’archivio custodisce le memorie gastronomiche del territorio piemontese. Attraverso queste esperienze e testimonianze si racconta il saper fare di coloro che il cibo lo preparano quotidianamente, cuochi o semplici massaie. La banca dati consente un viaggio nell’universo delle artigianalità gastronomiche che caratterizzano e identificano questo territorio italiano. Ricerca promossa dalla Regione Piemonte.